L'estate, si sa, è un muro di caldo armato di ostinazione, buoni propositi da mandare a ramengo, miraggi da ventilatore, deliri da squagliamento e ancora di più ricordi improvvisi che appaiono non appena si perde coscienza e ci si appisola per pochi minuti. Partendo da questa premessa ho avuto un'illuminazione!
Ci sono piatti che di tanto in tanto senti il dovere di preparare e lo Zambatò è proprio uno di questi.
Zambatò. O Caponata . O Ratatouille. |
Ieri avevo un piccolo arsenale di verdure da smaltire e siccome la temperatura esterna si aggirava attorno a dei piacevoli 41/ 42 gradi ho pensato bene di darmi ai fornelli per dare vita ad una casseruola colma di verdure; un piatto sostanzioso e invitante, buono sia incandescente - come il disciplinare della mia mammina prevede che sia - che tiepido nel caso in cui lo si voglia accompagnare ad un secondo oppure del riso al vapore.
Io lo faccio come avrebbero fatto tutte le donne della mia famiglia: alla buona, con quel che c'è in frigo o con parte del bottino spartito dopo una spedizione nell'orto.
Ieri avevo a disposizione:
- un paio di cipolle di tropea
- uno spicchio obeso di aglio rosso
- tre simpatici pomodori costoluti
- un gambo di sedano
- mezza grasta di basilico
- una melanzana prosperosa
- una zucchina rattrappita eppure con ancora qualcosa da dire
- due peperoni corno di toro (uno giallo e uno rosso)
- olio evo di Cortale
- sale
In una casseruola generosamente ampia ho versato abbondante olio evo, cipolle tagliate in quarti e uno spicchio d'aglio un po' schiacciato. Ho fatto soffriggere per un paio di minuti questo fondo e ho aggiunto melanzane, zucchine, peperoni, la costa di sedano e pomodori tagliati a metà, il tutto - per ovvi motivi - è stato precedentemente lavato sotto acqua fresca corrente.
Ho aggiustato di sale, ho aggiunto due bicchieri d'acqua, ho dato una poderosa remenata con un bel cucchiaio di legno e ho abbandonato la cucina senza dimenticarmi di mettere la fiamma al minimo.
Lo zambatò ha cotto per circa un'ora, regalandomi questa meraviglia che gusterò a pranzo con dei crostini di pane.
I consigli della Milvi:
- Usate lo spargifiamma per evitare che vi si bruci il fondo della casseruola.
- Tagliate i pomodori solo a metà in senso verticale o se sono giganteschi tagliateli in quattro, perchè così mentre cuoceranno e si spappoleranno, sarà più semplice rimuovere le fastidiose pellicine esterne.
- La ricetta autentica prevede che ci siano delle patate tagliate grossolanamente, ma siccome avevo intenzione di gustare il mio Zambatò con del pane, ho evitato di eccedere con i carboidrati
Song of the day: Billy Lee Riley - Red Hot
Zambatò - Ratatouille |
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