mercoledì 9 dicembre 2015

Del primo esperimento con il pirografo della Lidl

Vi ricordate il post tragicomico nel quale raccontavo le mie insensate peripezie atte a procacciarmi un pirografo di quelli in offerta alla Lidl? Ecco, lo scorso sabato pomeriggio mi sono messa d'impegno e ho provato a decorare dei sottobicchieri in legno grezzo e morbido - recuperati dai cinesi in confezione da sei per ben 2 euro - e si sono rivelati un'ottima superficie per una principiante alla prima incisione.
decorazioni natalizie pirografo


Ho preso spunto da alcuni oggetti di Natale in vendita su Etsy e mi sono messa all'opera. Diventeranno delle decorazioni per l'albero, o per i pacchetti oppure un'arma da lanciare dal balcone dritta in testa a chi farà degli schiamazzi sotto casa o si farà vivo e non sarà gradito.
Non mi posso lamentare del risultato, sebbene la resa sia oggettivamente imprecisa e tentennante, però per 10 euro non avrei potuto pretendere di più.

decorazioni natalizie pirografo

Mi posso invece lamentare per la difficoltà di impugnatura, per il cavo troppo rigido e corto e per il dolore che ora provo al polso, per le due dita ustionate e per il palmo della mano fuori uso. Pochi accorgimenti renderebbero questo prodotto a prova di impedito, quindi anche a prova di Erica.
Se lo userò di nuovo? Sicuramente! Ho un intero arsenale di utensili da cucina da personalizzare e distruggere irrimediabilmente!

decorazioni natalizie pirografo


martedì 8 dicembre 2015

Dei biscotti per cani fatti in casa

biscotti per cani


Troppa trippa, così è stata intitolata l'inchiesta di Report andata in onda Domenica 6 Dicembre. L'argomento sottoposto a indagine è stato il mercato di cibo per cani e gatti e da quel momento si è scatenata una vera e propria rivoluzione nelle coscienze di molti, adesso orientati - mi auguro a lungo termine - ad un'alimentazione casalinga, o per lo meno, ad una seria integrazione di carne vera e nutrienti non artefatti chimicamente, necessari per il benessere dei nostri animali.
Premetto di non aver ancora visto la puntata (se a qualcuno interessasse a fine post troverete il link)  e premetto che Bloody mangia cibo che gli cucino io da quando è entrato in famiglia. La mia motivazione? Voi mangereste simmenthal e palline croccanti 365 giorni all'anno due volte al giorno? Ecco, questo è tutto. Per me non è concepibile che la monotonia sia la regola, e cucinare per il mio cane non mi costa alcuna fatica.

biscotti per cani

Mi sono informata a lungo - e continuo a farlo - riguardo alle combinazioni alimentari più opportune e di pari passo cerco di assecondare sia le preferenze di Bloodino che la sua facilità di digestione, ragion per cui nel frigo non manca mai un contenitore ermetico di pappa pronta all'uso.

Il mio post sull'alimentazione casalinga per cani ha avuto un picco di visite a seguito di Report e spero che a giovare di quella ricetta siano tanti tartufini. A tal proposito, perché avere un blog significa desiderare di raccontare e sperare che qualcuno di quei racconti venga letto, oggi pomeriggio mi sono dedicata alla preparazione di snack facili e veloci che richiedono soltanto quattro ingredienti e nemmeno un'ora di tempo. E li voglio condividere con voi!


BISCOTTI PER CANI FATTI IN CASA

- 1 banana
- 1 uovo
- crusca di avena
- burro di arachidi



In un mixer frullate insieme la banana, l'uovo intero e un paio di cucchiai da tavola di burro d'arachidi. Otterrete un composto liquido. Unite quindi crusca di avena sufficiente a rendere gli ingredienti amalgamati, per poi raggiungere la consistenza di un panetto di pasta frolla. Avvolgete l'impasto nella pellicola trasparente, riponetelo in frigorifero per almeno un quarto d'ora e intanto preriscaldate il forno a 170-180 gradi. Trascorso il tempo di raffreddamento, con l'aiuto di un mattarello, stendete metà impasto tra due fogli di carta da forno facendo in modo che lo strato ottenuto non sia più spesso di un centimetro. Con l'aiuto di uno stampino, a vostro piacimento, ricavate tutti i biscotti possibili, impastando e stendendo la pasta fino a quando non sarà esaurita. Disponete ora gli snack su una teglia bassa, precedentemente ricoperta da carta forno, e infornate per 20 minuti circa. Non essendoci lieviti tra gli ingredienti, potete aprire il forno ogni volta che riterrete necessario controllarli. Sarà opportuno capovolgere i biscotti verso fine cottura per colorarli uniformemente.
Io ho ottenuto due teglie zeppe, circa una cinquantina di stelline, che ho scelto di riporre in una bella scatola di latta a forma di pupazzo di neve.

biscotti per cani

Ora serve solo l'approvazione di Bodibò, ma a tal proposito nutro grandi speranze!


biscotti per cani

Report, Puntata 6 Dicembre 2015: Troppa trippa

mercoledì 2 dicembre 2015

Del nostro Albero di Natale.

In corsivo c'è musica di Natale in cui perdersi.

Quanti alti e bassi, quanta malinconia, quante preoccupazioni e quanti pensieri sta portando con sé l'arrivo di questo Natale. Eppure ci sono simboli, tradizioni e abitudini imprescindibili nei giorni che precedono l'abbuffata che a che fare con la Natività, gesti che nessuna tristezza deve poter intaccare, momenti che le paure non devono adombrare con insistenza. E tra tutti loro quello che sento più mio è l'Albero.
Marty Stewart - Even Santa Claus Gets the Blues

In casa ci siamo ripromessi che durante le festività nessuno si arrogherà il diritto di infrangere quella magia fatta di sapori, profumi, ritrovarsi e atmosfera dalla quale meritiamo di essere abbracciati; niente avrà il permesso di scalfire quella pace della quale meritiamo di godere.
Dean Martin - Let It Snow

Ci teniamo stretti (pregando che durino gli intenti, citando Alda Merini) nonostante tutti i millemilla garbugli che sembrano volerci far inciampare ogni paio di passi. Ci teniamo stretti elencando quello che non dovrà mancare in tavola, accendendo candele e godendo con largo anticipo delle luci più belle in cui ci si possa perdere in casa a Dicembre.Ci teniamo stretti anche col broncio, anche da incazzati, anche silenziosi, anche distratti. Ci teniamo stretti. Stretti e basta.
Rhonda Vincent - Winter Wonderland

Complice una precoce prima domenica d'Avvento e ancor di più complice la visita da parte della nostra nipotina, domenica ci siamo messi d'impegno e ci siamo dedicati all'allestimento del nostro abete rigorosamente sintetico. Lo guardo e mi ci perdo, perché fin da quando ho ricordi, pendagli, luccichio e abbondanza mi incantano e mi infondono aspettative colme di gioia.
Etta James - Merry Christmas Baby


albero di natale / christmas tree

È stato un bel momento fatto di spensieratezza e canzoni da scimmiottare, mani che si stringono e guidano un ballo da pochi attimi, esposizione di tesi ingegneristiche sul posizionamento delle luminarie e tanto senso, valore, tenerezza e significato, donati senza nemmeno accorgersene dalla nostra tredicenne preferita e dagli ultimi strascichi dell'infanzia che la sta per lasciare libera di diventare grande.
Freddie King - Christmas Tears

Provo un affetto sincero nei confronti di questo Albero, perché in fondo lui deve ancora vivere il suo primo vero Natale. Lo scrivo con gli occhi gonfi e le mani che tremano, un nodo in gola che sembra fatto di lenzuola intrecciate da chi si lancia da una finestra per evadere. Nel mio incaponirmi nella volontà di imparare cinismo, sarcasmo e sana cattiveria non smetterò mai di credere che la forza di volontà possa cambiare il mondo, non sarò mai capace di non connotare di entusiasmo ed emozioni alcuni momenti che devono essere vissuti con bontà genuina, presenza genuina e ancor di più spensieratezza altrettanto genuina.
Frank Sinatra - The Christmas Song

Forse scriverò una lettera a Babbo Natale, gli chiederò la solidità e la concretezza, la stabilità e il sostegno, perché a volte mi sento alla deriva e avere occhi e cuore troppo grandi non aiuta. Non mi aiuta per niente.

Vorrei che fosse un Natale buono, semplice e parsimonioso. Ho bisogno che sia un Natale sincero. E buono, buono come quello delle pubblicità, magari persino artificiale, purché trascorra indolore, distratto dalla bellezza che lo circonda, sopraffatto dal Bene che almeno una volta all'anno deve sapersi imporre su tutto.

E vorrei una tombolata rumorosa, odore di brodo e broccoli e poi lampadine fioche, odore di frittura e la tv che va a vuoto. Ma mentre scrivo tutto questo non sono nè a casa mia nè in quella dei miei. Sono in anticamera, appena uscita dalla stanza da letto dove una montagna di cappotti hanno invaso un letto vecchio e cigolante. Se guardo alla mia sinistra ci sono bacinelle vuote che fino a poco prima hanno tenuto in vita delle povere anguille e si sono impegnate a privare il baccalà da tutto il sale di troppo. Se guardo un po' più avanti, verso la sala, c'è un uomo con un berretto, le bretelle coi bottoni e i pantaloni di velluto che fuma, un po' fissa lo schermo, un po' si gira e guarda con quegli occhioni azzurri qualcuno intento a raccontare. Ma se guardo di fronte, verso la porta finestra che non si chiude mai un po' per colpa della maniglia, un po' per colpa del legno, allora sì che rivedo il Natale, e lo rivedo forte come uno spintone, dolce come una zeppola intinta nel miele. Vedo quel grembiule del mercato ormai liso, con le tasche gonfie, Lei è in piedi davanti a tutti e quattro i fuochi accesi, con un cucchiaio di legno in mano, e con l'indice nodoso si aggiusta gli occhiali sul naso. E indossa un maglioncino rosso con le perline, un bel maglioncino che però non è nuovo, perché quello che la mia mamma le ha regalato l'anno prima lo terrà per il pranzo del giorno dopo. E allora è lì che vorrei tornare a trascorrere l'unico Natale che meritava di essere chiamato Natale, quello che mi illudo di poter rivivere anno dopo anno. Ma il tempo incalza per tutti e gioca sporco. Senza regole.


Avrei voluto scrivere di più e avrei voluto farlo meglio, ma devo rimettermi a finire di revisionare i miei articoli con la dedizione e l'impegno che meritano, perché ho un bel lavoro, che non basta di certo, ma lo terrò stretto come si fa quando si ha tutto ed è esattamente tutto che si rischia di perdere. Come la famiglia, che troppo spesso diamo per scontata.
 Noi, folli sconsiderati nel non accorgerci di quanto sia prezioso viversi.
Elvis Presley - Santa Claus is back in Town

martedì 1 dicembre 2015

Del Calendario dell'Avvento

Nato da un'usanza di origine tedesca, il Calendario dell'Avvento è il conto alla rovescia fatto di piccoli doni che accompagna giorno per giorno al Natale. In commercio ci sono calendari di ogni sorta e il fai da te permette di sbizzarrirsi con fantasia e originalità. Ventiquattro cioccolatini, ventiquattro dolcetti, ventiquattro pensieri, ventiquattro regalini, ventiquattro bustine di tè, ventiquattro...? Cosa mettereste nel calendario di chi amate e che cosa vorreste trovare nel vostro?

Quest'anno abbiamo sotto il nostro bell'albero un Calendario dell'Avvento molto speciale: ed è tutto per Bloody. L'ho trovato in un negozio per animali e ha un costo alla portata di tutte le tasche. Non ho esitato ad acquistare questa graziosa scatola colorata, dotata di ventiquattro finestrelle in ognuna nelle quali è stato inserito uno snack.

Un piccolo segno d'Amore per chi di Amore ne dona incondizionatamente, senza mai chiedere nulla in cambio. Una coccola da sgranocchiare al giorno, un biscottino in più. Perché dovrebbe essere Natale proprio per tutti, ma è giusto che sia un po' più Natale per i piccoli, per chi è più fragile, per chi ne ha più diritto e forse bisogno.