giovedì 26 novembre 2015

Del Ciobar da mordere


Ogni volta che appare sugli scaffali una novità dolciaria non sono capace di resistere e molto spesso il mio cestino degli acquisti infrasettimanali viene arricchito da una selezione di prodotti dal packaging invitante e dalle combinazioni di gusti insoliti: assolutamente da provare.

Uno degli ultimi avvistamenti è stato il Ciobar da mordere. Ne avevo sentito parlare, avevo visto numerosi post sui social, ma non avevo avuto modo di osare e procedere con l'acquisto. Complice un forte sconto offerto dal supermercato Simply, questa novità Ciobar è finita in casa.

La confezione contiene due buste di un preparato che consente la realizzazione di un dolcetto al cacao in un solo minuto di cottura al microonde. L'idea della  mug cake (torta in tazza) spopola da tempo nel web, ma complice una mia diffidenza insanabile nei confronti di tutto quello che richiede una preparazione fulminea e una resa istantanea, non mi sono mai cimentata a prepararne una. Il Ciobar da mordere, invece, sembrava proprio essere la realizzazione di un piccolo desiderio sopito.


Ho chiesto a Elvis di supervisionarne la preparazione e armata di tuta da ginnastica, ciabatte comode, tazza presa in prestito dal fidanzato e cucchiaione da combattimento me lo sono preparata. Ho cercato di seguire le indicazioni alla lettera, molto semplici tra l'altro, per evitare qualsivoglia variazione che - da brava testona - decido sempre di apportare a tutto quel che preparo.
Cinque cucchiai di latte per una busta di preparato versato in una tazza alta, una bella mescolata e a cuocere! Per la riuscita ottimale della cottura vengono suggerite due intensità di potenza: 750 oppure 1000 Watt. Ovviamente, il mio microonde raggiunge gli 800 e i 600.

Ho assistito alla nascita di questa creaturina marrone con esitazione, entusiasmo e grandi aspettative. E ammetto che estrarlo dal forno e accorgermi del fatto che avesse le sembianze e la consistenza di un brownie mi ha stupita e soddisfatta. Un utile accorgimento - caldamente raccomandato nella confezione - è aspettare almeno un paio di minuti prima di mettersene una cucchiaiata in bocca, in fondo i centri grandi ustioni hanno già fin troppo lavoro da sbrigare. E così ho fatto.

La mia recensione non può essere positiva perché a fronte di una preparazione dalla riuscita assicurata - anche per i più imbranati - il sapore mi ha lasciata stranita, delusa, persino incredula. Non ha molto senso che un preparato istantaneo faccia desiderare di migliorarlo con l'aggiunta di panna o altri ingredienti: manca qualcosa. Dovrebbe essere una delizia pronta all'uso, ma non è questo il caso. Forse, Ciobar da mordere, paga il ricordo delle tanto amate cioccolate in tazza della stessa azienda, che rimangono delle delizie da grande distribuzione incapaci di tradire le aspettative che riponiamo assaggio dopo assaggio, anno dopo anno.

Lo ricomprerei? No, non credo e non perchè il mio palato sia così raffinato ed esigente, ma perchè il tortino che mi sono ritrovata nella tazza - a distanza di più di un'ora da quando l'ho mangiato - mi ha regalato una nausea persistente e mi sono sentita ben lontana da quella sensazione di appagamento e compiacimento che anche il più semplice dei dolci deve saper donare.
Che peccato!

martedì 24 novembre 2015

Iger worth mentioning: IGERSITALIA e #5fotoxunpasto

E' bellissima l'iniziativa a favore di ENPA (Ente Nazionale Protezione Animali) promossa attraverso il profilo di Igersitalia, community tra le più interessanti del panorama italiano di Instagram.

A partire dal 24 Novembre fino al 14 Dicembre sarà possibile caricare oppure taggare una foto già presente nella vostra gallery, con gli hashtag #5fotoxunpasto e #igersitaliaRoyal Canin donerà un pasto completo ad ENPA per ogni 5 foto. L'anno scorso sono stati donati circa 3000 pasti a fronte di 14.600 foto postate.

L'invito di Igersitalia è: riusciremo a battere questo record?


Beh, diamogli una mano, armiamoci di fotocamera, chiediamo un po' di collaborazione ai nostri cagnolini e proviamoci tutti insieme! Bloody è già pronto a posare!



lunedì 23 novembre 2015

Del pirografo della Lidl e dei colpi di testa che sembrano lampi di genio

Sono quella dei colpi di testa, dei lampi di genio, delle epifanie improvvise, forse anche delle partenze intelligenti: e stamattina ho dato prova di ognuno dei miei talenti persino al mio cane.

Esce il nuovo volantino delle offerte Lidl. Una parte delle promozioni era dedicata alla creatività e al bricolage, una delle mie innumerevoli passioni in cui mi lancio a capofitto e che poi abbandono una volta realizzati un paio di progetti. Decido che il pirografo debba essere mio e mi vedo già provetta pinstriper a mostrare al mondo le mie prodezze di lettering su utensili da cucina, cornici, pendagli natalizi, braccialetti e qualsiasi oggetto che possa essere inciso o anche solo maltrattato dalle mie manine.

Sorrido, mi compiaccio, gongolo, quasi quasi sguazzo al solo pensiero di possedere un pirografo. Poi, all'improvviso, mi prende l'ansia. Quell'ansia irrefrenabile che mi porta a pensare che se non sarò davanti al supermercato almeno dieci minuti prima dell'apertura un'orda di vecchi e donnette creative assaliranno le poche scorte disponibili e mi ritroverò con un sogno infranto, ragion per cui ieri sera, armata di grugno e intenzioni malefiche, ho annunciato alla famiglia che il mattino seguente avrei sfidato il traffico, il freddo, il sonno, il lunedì e la pigrizia e a varcare la porta di quel supermercato sarei stata la prima, o al massimo la seconda.

Immaginavo che il mio meraviglioso pirografo fosse ben riposto in una scatolona pesante e voluminosa, in fondo fino a ieri non avevo nemmeno idea di che cosa diavolo fosse un pirografo e non ricordavo nemmeno il termine che lo definisce e lo confondevo con poligrafo, pirigrafo, ma anche con "il coso per incidere sul legno". Immaginavo che a disposizione del circondario di Nova Milanese ci fossero giusto una decina di esemplari, rari e preziosi da difendere quanto un ideale. Immaginavo che mi sarei dovuta armare di un porro o un gambo di sedano per infierire colpi ben assestati contro chiunque avesse anche solo ipotizzato di frapporsi tra me e il mio pennino a caldo. Ma sfortunatamente il mio immaginario fa cilecca quasi quanto i miei slanci più genuini e mi sono ritrovata di fronte ad uno scenario inatteso: un intero bancale di scatoline a disposizione di chiunque e nessuno - a parte un vecchietto che avevo pensato di rendere monco per non avere rivali - interessato al mio nuovo amante.


Il tutto alle otto e mezza del mattino, col mio cagnino sdraiato sul sedile posteriore dell'auto a dormire a palline all'aria un po' intontito dall'uscita così mattiniera, il tutto dopo essermi lavata, vestita e truccata alla velocità di Benny Hill e una guida da rallista per ben cinque chilometri.

Spero di cimentarmi già oggi pomeriggio nella creazione di qualcosa, in fondo, una manciata di speranze la ripongo davvero in questi nove euro e novantanove.

(To be continued...)

Song of the day: Big Bad Voodoo Daddy - Mr. Pinstripe Suit

mercoledì 18 novembre 2015

Di Facebook e degli attentati a Parigi

Lezioni di vita, di storia, di diplomazia, di diritto internazionale e persino di letteratura. Respiro profondamente e lascio correre.

Poi ci ripensano, si scordano forse.

E allora un cucciolo, una tetta, una torta, un culo, un make up alla Moira Orfei ben riuscito per il sabato sera, un belloccio, una frase di Volo, il milanese imbruttito, la bandierina francese, un paio di bambini decapitati o mutilati, un cane in brandelli, una canzoncina strappalacrime e di nuovo copiose pillole di saggezza, moniti paternalistici che rimbombano come scappellotti sulla nuca senza preavviso.

Poi mettono in ridicolo chi gli capita a tiro.
 Poi ci vuole un selfie.
 E anche se mi prudono le mani, preferisco giocare a far finta di niente.

 Poi una frase da dedicare all'amorino di turno, una per l'ex bastardo, una tureifel, un anatema contro l'amica di merda, un tramonto per l'amica più amica yeah che ci sia, simbolino della pace, taaac, e poi nuove sentenze in bilico tra il profetico, lo psicotico di massa e l'intimidatorio.

 Alcuni li prenderei a schiaffi, altri a capate, altri ancora li manderei prima a Parigi, poi a Beirut, ma anche di notte, in pigiama, alla stazione centrale. Perché non è possibile dedicarsi anima e corpo al qualunquismo, alle frasi fatte, alla pace di massa che fa più schifo della guerra a ogni costo.

 Il tutto il cinque minuti di Facebook. 

Mi scappa un fanculino.
Anche un va cagher.
Umanità, oggi non ce la posso fare.

Delle speranze riposte nella legge del contrappasso

Moira Orfei, parlando del suo circo diceva:

"La tigre è pericolosa perché, oltre a essere astuta, è vigliacca. La tigre ti attacca a tradimento. Mentre il leone in genere è leale. La iena non la domi mai perché non capisce. Puoi punirla cento volte e lei cento volte ti assale e continua ad assalirti perché non realizza che così facendo prende botte mentre, se sta buona, nessuno le fa niente. Le foche possono essere ammaestrate solo per fame e non si possono picchiare perché lo loro pelle, essendo bagnata, è delicatissima. Ma con un po' di pesce ottieni quello che vuoi. Per insegnare alle tigri a salire sugli sgabelli, si usano la fame e le botte: la belva si rende conto che se va su riceve dieci-dodici pezzettini di carne, sa va giù la picchiano, e allora va su."

Confido nella legge del contrappasso.

Il circo degli acrobati, degli equilibristi, degli illusionisti, dei nani, dei lanciatori di coltelli, dei clown: è questo l'unico circo possibile.  L' unico che debba esistere.
Gli animali lasciamoli fottere.

giovedì 5 novembre 2015

Dei conigli, della petizione per loro.




#coraggioconiglio è una petizione  patrocinata da Animal Equality e LAV Lega Anti Vivisezione. Quella dei lagomorfi da carne è una strage che può essere interrotta includendo il coniglio tra gli animali da affezione. Una firma per sostenere una proposta di legge, già depositata in parlamento, e per restituire ai conigli la vita a cui hanno diritto.

I conigli non si mangiano, ma se ne siete ghiotti, ricordatevi che deliziarvene equivale a mangiare merda, quei bei batuffoli fanno grandi scorpacciate del loro ciecotrofo molliccio e maleodorante: se siete incapaci di essere civili, siate almeno egoisti e un po' più raffinati nei vostri gusti.

www.coraggioconiglio.it
www.coraggioconiglio.it

Nove anni d'amore incondizionato. Nove anni di felicità e scoperte. Nove anni di conforto e consolazione. Nove anni di insegnamenti, stupore e avventure. La mia Pipola, il mio coniglietto adorato.

E adesso salviamoli tutti