venerdì 10 luglio 2015

Del kebab all'italiana

Che meraviglia entrare in casa e sentirsi come se ci fosse l'aria condizionata accesa: meraviglioso vento, dove sei stato tutto questo tempo?

Una passeggiata in paese. Non è male abitare in centro. La solita tappa al mercatino dell'usato - nel quale adoro curiosare e fare acquisti - perché se posso trovare magliette retrò pari al nuovo e godere della compagnia in cucina di un quadretto redneck raffigurante un cervo:  allora avrò sempre il tempo di concedermi una sosta veloce. Ma oggi non mi è capitato tra le mani nessun tesoro, oggi nessuna illuminazione mi ha conquistata fino a indurmi a svuotare il borsellino delle mie monete.
E allora avanti, cammino ancora allungando la strada,  tanto ho delle scarpe comode e il mio Bloodino accanto. E' proprio un buon giorno per far godere il mio cagnoletto dell'aria aperta, è un buon giorno anche per me che finalmente non mi trascino cercando brandelli di ombra o aliti di vento misericordiosi.

I passi sono veloci, ma vengono continuamente interrotti dal bisogno del mio nanetto di investigare su ogni forma di odore e schifezza reperibile a terra. Aspetto paziente che lui finisca e intanto penso che è quasi ora di pranzo e senza alcun pudore me lo ricorda un rombo di tuono che proviene dallo stomaco. Aggrotto la fronte, faccio una smorfia col grugno, se dovessi andare avanti di questo passo - improvvisando insalatone svogliate e monoingrediente - mi trasformerò in un tonno: questo è certo.

Passo per il panettiere aperto da pochi mesi, lui sostiene che lì il pane sia migliore di quello che vendono vicino a casa, gli do fiducia: che panino sia, dai. Ma come lo farcisco?
Il  favoloso mestiere della home economist (professione piena di vane speranze, vissuta il tempo di un sogno da cui ci si sveglia dolorosamente... che mi manca come l'aria) mi ha insegnato che per sentirsi bene con ciò che si mangia questo debba essere anche bello da vedere. E allora voglio mangiare qualcosa di bello, buono e magari che non precipiti sui fianchi proprio ora che i miei vestiti da pin up sono da stringere e nemmeno per sbaglio da allargare.

Mi ricordo dell'arrosto di vitello che abbiamo scongelato due sere fa, ma che è ancora da finire.
Verdure dell'orto spacciate dai miei. Dovrei avere dell'insalata. E allora che Kebab all'italiana sia.



Se vi andasse di prepararlo, vi occorreranno:

- un panino fresco, uno di quelli che fanno i bravi e non si sbriciolano
- arrosto di vitello a temperatura ambiente
- un pomodoro (se lo avete dell'orto come me sarà perfetto)
- foglie di insalata iceberg
- cipolla rossa tagliata sottile e lasciata ammansire in acqua aceto e sale.
- jalapeño sott'aceto
- salsa tartara

Song of the day: Slobberbone - Gimme back my dog

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