martedì 28 luglio 2015

Della questione delle prospettive

panino alla segale


Che cosa vedete in questa prima foto?

Un bel panino alla segale con cetrioli, prosciutto e formaggio oppure altro? Io, ad esempio, intravedo dietro al bicchiere di succo d'arancia la cesta così piena di panni da stirare da farmi desiderare di espatriare, vedo una Stirella che mi ridurrà ad un organismo monocellulare con gli occhioni grandi e vedo un ventilatore che si impegnerà anima e corpo a darmi sollievo, ma che difficilmente riuscirà nella sua missione così premurosa.

Sempre osservando il mio pranzo rivedo la mia pignoleria e, in particolare, il breve episodio che mi ha incarognita e stizzita nella mia natura di grammar nazi, o meglio l'unica forma di snobismo nella quale non so fare a meno di cimentarmi.
Scegliendo il pane per quest'oggi ho indicato un panino alla segale, prendendolo in previsione del mezzogiorno in solitaria. Il panettiere, garbatamente e di spalle, mi ha corretta con un cantilenato "Un paaaaanino di segaaaaale alla signooooora". Ordunque, bestiaccia proprietaria dello spazio polifunzionale dei miei sogni, non sei sufficientemente preparato sulla natura di quel pane, il quale non è fatto di farina di segale pura, che altrimenti risulterebbe gradevole quanto una tavoletta di sughero, ma - come la tua dipendente mi ha raccontato - di farina manitoba con una generosa aggiunta di segale... ordunque, non correggermi mai più se non vuoi che torni dalle vecchiette in piazza.

Questo episodio mi pone di fronte all'amara presa di coscienza del fatto che io stia attraversando giorni in cui rogna, peste bubbonica, stronzaggine, cimurro, cattiveria, stanchezza, sfinimento, desiderio di prendere parte a qualche crociata a caso, scocciature, tensione e desolazione stiano avendo la meglio su quel poco di buono che ancora rimane in vita del mio bel carattere.
Aspetto con ansia che mi precipiti addosso una rivoluzione, o che ne arrivi una forgiata a regola d'arte dalle mie stesse mani, una di quelle buone e propositive perché non riesco a godere del tempo inutilmente a disposizione così come risento di tante e troppe limitazioni e frustrazioni con le quali devo barcamenarmi, mio malgrado.
fortune cookie

Il biscotto della fortuna mi prende per il culo e mi dice che la mia situazione finanziaria migliorerà, sebbene (imponendo una traduzione letterale a quanto è scritto) potrebbe venir fuori un "ha intenzione di migliorare". Ecco, biscottino caro - già prontamente disintegrato dalle fauci ferocerrime del mio cagnolino - anche io ci sto mettendo quelle che sono le più fervide delle intenzioni e  mi ingegno di settimana in settimana con azioni atte a farla migliorare.

rockabilly breakfast

Ah. un paio di giorni senza post e quasi mi dimenticavo della mia torta: è venuta proprio come si deve. E' gustosa, soffice, spugnosa, una compagna perfetta per un caffè all'americana preparato di buon mattino. Per farle la foto ho sfoggiato alcune delle chicche che rendono la nostra tavola una vera tavola rock'n'roll e vi propongo questa lista come promemoria per acquisti futuri, nel caso in cui vogliate iniziare a rockeggiare anche tra le vostre mura di casa!

In cucina da qualche giorno ci facciamo tenere compagnia da una tovaglia plastificata raffigurante delle pin up anni 50. L'abbiamo presa in un negozio di cinesi, nei quali spessissimo troviamo delle piccole meraviglie (assolutamente low cost) delle quali compiacerci e con le quali contribuire allo stile unico della nostra petit maison. 
Una tovaglietta checkered bianca e nera acquistata in una gita tra supermercati e grandi magazzini in Svizzera, lì sopra posa un piattino da dessert a pois, preso a Londra qualche settimana fa, complice un clearance da paura. Il caffè all'americana sguazza in una tazza zebrata, bottino da pound shop anch'esso londinese. Già avete letto bene: one pound / una sterlina e ce la siamo portata a casa. E infine un cucchiaino a teschio, il primo degli acquisti che io e M. abbiamo fatto on line per la nostra casetta dopo che lui mi ha chiesto di iniziare a vivere insieme. Simbolicamente imprescindibili, semplicemente fighissimi, questi cucchiaini fanno parte di una collezione (che ci godiamo giorno per giorno) di posate insolite e rare che presto vi mostrerò.

Long Live Rock 'N' Roll!


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