lunedì 20 luglio 2015

Di un giorno felice

Ci sono mattine in cui mi sveglio con la fronte aggrottata. Sbuffo, mi pesa tutto, ringhio e penso che per nessun motivo al mondo saprò come far arrivare la sera in modo indolore.
Poi, una volta compiuto lo sforzo inaudito di tirarmi su dal letto, trovo il mio cagnolino che gioca da solo sul suo cuscinone militare; ed è bello da morire, così bello da non poter trattenere il distendersi delle labbra in un sorriso, il compiacermi per così tanta dolcezza. 

Poi mi accorgo che dalle finestre entra quell'aria di estate vera, intrisa del benessere che da bambina provavo la mattina mentre mia mamma guidava la sua 127 e cantava, mentre mi compiacevo di aver indossato dei pantaloncini corti e la canotta della Puffetta, mentre la manciata di chilometri da Bovisio a Limbiate necessaria per arrivare a casa della nonna e alla fonderia mi sembrava un viaggio.
Poi rivedo una foto - vecchia un solo anno - cui sono particolarmente legata: siamo insieme e stiamo bene. Ed ecco che mi intenerisco, accarezzo sul crapino la carognetta che ha la sua cuccia in me e le chiedo di stare buona, di fare la brava, perché non ha senso caricarsi, sebbene ben altro non dovrebbe poter godere del diritto di immagonirmi o di influire così pesantemente sul mio benessere.
Non mostro il mio mondo di fiaba, mostro frammenti di conferme. In realtà c'è un'amara sproporzione tra magia e realtà. Non vivo di apparenza, semmai compio un impegno quotidiano ad aggrapparmi a tutto quello che è saturato di bellezza. Lo faccio per non perdermi, per non perdere il senso, il valore, l'essenza e la sostanza di ciò che vivo e scelgo di continuare a vivere giorno per giorno. Eppure ci sono forme di crudeltà gratuite con le quali vorrei non dover mai rapportarmi, che non vorrei mai sentirmi addosso, che non vorrei mai si saldassero sul fondo dello stomaco senza riguardi.
C'è qualcosa che rivoglio, qualcosa che è mio e mi spetta, qualcosa che mi manca, qualcosa che non vorrei mai dover rimpiangere per colpa dell'ostinazione, di un principio che di principi proprio non ne ha. Ci sono aspettative che merito che non vengano tradite e non per capriccio,  ma per amor del vero che unisce e che vuole continuare a farlo.

Song of our Love and Pledge: Johnny Ace - pledging my love

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