domenica 8 maggio 2016

Delle sassate ben assestate

Rivoglio il meglio di me. Rivoglio l'amor proprio, l'ostinazione e l'intensità. Rivoglio la leggerezza sfacciata ed incosciente, fatta di entusiasmo, colpi di testa, fiducia e fiatone. Rivoglio il mio cuore, quel pezzo di me ancora ostaggio della desolazione, del dispiacere, dell'incredulità. Rivoglio le aspettative, le speranze e le emozioni. Rivoglio le parole che ho sprecato, i gesti che non sono serviti. Rivoglio uno dopo l'altro i giorni buttati al vento, trascorsi a perdonare l'imperdonabile, a tollerare tutto quello che si è rivelato assurdo. Rivoglio l'allegria e le risate con le lacrime. Rivoglio la consapevolezza, il coraggio, la volontà di demolire ciò che è fatto di macerie. Rivoglio la bontà d'animo data in pasto a mostri di cattiveria, rivoglio le premure violate, le carezze tradite.


Se dovessi mai scrivere sotto ad una foto "Semplicemente io", prego chiunque mi conosca, ma anche gli estranei, di prendermi a sassate. Sassate ben assestate, eh.

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