lunedì 23 maggio 2016

Del cagnolino che ama i bimbi

Sarà la pioggia battente ad infierire e ad imbronciarmi perché, in fondo, da quando ho ricevuto la bellissima notizia del breve viaggio a Las Vegas a Giugno, ho deciso di investire le mie energie proficuamente, e quindi, anziché accanirmi a straziare mente e cuore con dispiacere, rammarico e tristezza, ho scelto di anteporre la riconoscenza a qualsiasi forma di ricordo e mancanza.

Mi è stato di grande aiuto confrontarmi con il mio medico personale, con la mia sorellina, che mi ha spiegato la naturalità di alcuni stati d'animo, i quali non devono però permettersi di manipolare la realtà più oggettiva e sadica. E questo confronto, davanti a piattoni pieni di sushi e schifezzine gustose, ha contribuito ad accrescere il desiderio di rivendicare il diritto inviolabile alla mia dignità, così come quello di uscire da questo annientamento.

Non sono una ragazzina con tutto il tempo del mondo a disposizione, non posso struggermi più di quanto non abbia già fatto vivendo determinate circostanze, e adesso è l'ora della presa di coscienza del fatto che ci sia solo una strada da percorrere, e che sia quella dell'amor proprio, dimenticato senza pietà nel corso degli ultimi due anni.

Ho lavorato sia sabato che domenica portando a termine il primo dei corsi iniziati tra febbraio e marzo con i miei allievi. Non nascondo che mi mancherà la testa arguta di E. così come mi mancheranno la sua casa piena di vita, movimento e colori, la sua famiglia sempre accogliente e i suoi cagnolini affettuosi, ma posso ritenermi soddisfatta sia dei risultati conseguiti che dal bel rapporto che siamo riusciti ad instaurare e credo che un bilancio positivo di un percorso non possa che giovare al mio spirito.

Sabato pomeriggio, appena tornata da lezione, ho preso guinzaglio e occhiali da sole e mi sono regalata una lunga passeggiata con Bloodino l'esploratore, e dopo aver scovato una bella pianta di ciliegine selvatiche, un paio di prati nuovi ed essermi goduta le prime vere maniche corte all'aperto, mi sono fermata un po' nel giardino condominiale, dove sono stata raggiunta dalla mia vicina di casa S., dalla sua cagnolona Holly (primo amore di Bloodino) e dai suoi due meravigliosi bimbi.



Che Bloody abbia una predisposizione netta nei confronti di chi è più fragile è visibile agli occhi di tutti, ma che lui sia riuscito a giocare e ad interagire con un esserino di tredici mesi, ha riempito il mio cuore di orgoglio e felicità. E' un cane buono e in lui posso riporre piena fiducia. E - una volta tornata a casa -  ho condiviso queste parole, accompagnandole allo scatto che chiude questa pagina di diario.

"Verso l'ora del tramonto ho visto la proiezione di tutto quello che sognavo, di tutto quello che non avrei mai potuto avere, di quello che ancora desidero diventi realtà, di quello che - in futuro - proverò ancora a costruire. E non mi sono sentita sconfitta. Ho provato conforto e speranza.
Bloodino mio, sei incredibile. E non so come dirti grazie per essere stato così premuroso, delicato e sensibile con quella manina fiduciosa, vecchia solo tredici mesi. Mio piccolo Super Dog, con te TUTTO è magia e stupore."

Non mi vergogno di desiderare che momenti come questo, un giorno, possano magari diventare la normalità così come non mi sento in colpa per aver preteso che la mia vita vedesse la fine di modalità deliranti e crudeli, che io ponessi finalmente fine all'approfittarsene e alla cattiveria. E questa nuova consapevolezza mi permette di sentirmi meglio, almeno un po'. Ho grandi sogni, sogni che nessun altro essere umano ha il diritto di denigrare o sminuire e farmi bastare meno di niente, e poi sempre meno, non è la strada che io mi sarei mai potuta concedere di percorrere.

E con un po' di sana rabbia, col mio bel rossetto rosso, con meno tempo da sprecare a osservare quello che ho alle spalle, mi concedo il lusso di vivere un sognetto ad occhi aperti. Una fantasticheria senza pretese che mi fa sorridere e sperare e mi mostra che cosa abbia veramente senso e valore nella vita: la famiglia. Qualsiasi forma e genere di famiglia, purchè tenuta insieme dal rispetto e dall'Amore reciproco.


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