domenica 24 aprile 2016

Della fatica

Faccio un po' fatica ad ascoltare la musica, perché non c'è una sola canzone che non contenga almeno un verso che non mi si fermi in gola, facendomi sentire una sofferenza fulminea, spaventosa, ingestibile, fastidiosa come il timore di soffocare quando qualcosa ti va di traverso. Faccio fatica a gestire l'avvicinarsi del weekend, sebbene nessun sabato e nessuna domenica saranno mai peggiori di quelli già trascorsi, ma l'idea di avere tante ore da sfruttare in modo proficuo, o almeno benevolo, mi porta a sentire parecchia angoscia.
Faccio un po' fatica a stare nei posti affollati e quando devo, o mi tocca farlo, mi concentro soltanto sulle commissioni da sbrigare, cercando di liberarmi in fretta dal trascinarmi in quei luoghi che - senza alcun motivo apparente, ma con innumerevoli e discutibili pretesti - mi riportano a vivere ricordi che invece vorrei fossero almeno un po' sbiaditi, almeno un po' meno intensi, almeno un po' più ammansiti dal tempo.
Faccio fatica a gestire l'amarezza e la delusione, e spesso la voglia di piangere fino a perdere i sensi, perché non ci si può dire addio nella tenerezza più sincera e poi desiderare il male e la sofferenza dell'altro; non è possibile ridursi a dover offendere, umiliare e denigrare chi, fino a pochi giorni fa, era per te Amore. Ecco, assistere all'accanimento velato e vigliacco di chi sembra non appagarsi mai nell'infliggermi dolore in modo sadico e persecutorio è qualcosa che faccio fatica a spiegarmi e che faccio ancora più fatica ad accettare.

Però, perché altrimenti mi lamenterei e basta, non mi costa alcuna fatica camminare all'aria aperta, sudare, giocare con Bloody fino a sfinirmi e morire di sete. Non mi costa fatica ritrovare gli amici di sempre, un esercito a mani tese pronto ad abbracciarmi, ad aspettarmi, a sorridermi e a comprendermi. Non mi costa fatica elencare tutto quello che per nessun motivo al mondo sarebbe mai dovuto esistere e che per nessun motivo al mondo dovrà mai accadere di nuovo. Non mi costa fatica sperare, accogliere gli incoraggiamenti con fiducia e riporre qualche sogno nella tasca dei jeans.
Non mi costa fatica discutere di progetti e opportunità. Non mi costa fatica aspettare pazientemente che il peggio passi, senza alcuna fretta, senza alcuna smania, senza alcuna pretesa.  Non mi costa fatica accettare un fallimento che mi ha segnata più di tutto l'inchiostro che ho addosso e non mi costa fatica perdonare me stessa per aver amato fino ad annientarmi, annullarmi, snaturarmi.
Non mi costa fatica rivolgere qualche pensiero a Dio, a modo mio, con scetticismo e sopracciglia aggrottate, ma non mi costa fatica ritrovarmi a scoprire un po' di fede e il valore di una grazia che credo mi abbia restituito dignità e valore.

Ieri ho chiesto ad un uomo e a sua moglie se potessero scattarmi una foto ricordo con il mio cagnolino e mi sono ritrovata nel telefono con un ricordo indelebile, il ricordo della nostra prima giornata insieme in mezzo agli altri. E mi sento felicemente risarcita da quel primo frammento di disperazione che ha ceduto il posto alla voglia di sorridere, nonostante gli occhi lucidi e le guance lise da quel che piove e cade dalle ciglia.

Troverò una via, non ho fretta, e non mi costa fatica amarmi.

4 commenti:

  1. Forza e coraggio cara, senza dubbio sei già sulla buona strada per trovarla, la tua via! :*

    RispondiElimina
    Risposte
    1. La strada sembra essere sempre più difficile da percorrere, ma difficile non è impossibile. Grazie per le tue parole

      Elimina
  2. È bello rileggerti, anche se avrei preferito righe più spensiarate e felici. Che dirti, amica mia... ci si rimbocca le maniche e si va avanti. Per te stessa, per la tua famiglia, per Bloody. Sei forte e lo sai, come lo so io, perciò avanti tutta... e alza la testa, FIERA, quando sei tra la gente. Ti abbraccio. Flo

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Pian pianino, mi sono assuefatta alla cattiveria e all'accanimento, che chi ha bisogno di crudeltà continui pure ad infierire. Prima o poi dovrà fare i conti con se stesso. E io non lo invidio per quel momento.
      Grazie delle tue parole, <3

      Elimina