martedì 20 giugno 2017

Di Bloodino lontano, anche se per poco


"Guardo le foto e mi asciugo gli occhi.
Sono scema, vero? Certo che lo sono. Ti ho salutato alle sette di stamattina eppure sembra chissà quanto in più.
So bene che sei al fresco, che sei trattato come un principino, che sei in montagna dove puoi essere libero e felice, mentre qui fa caldo e tutto quello che c'è da fare è un po' più gravoso, pesante, sudaticcio e sfiancante.
È solo che tu sei quei venti chili d'amore che giorno per giorno mi hanno inflitto la vita, le passeggiate, l'aria aperta, i sorrisi, le priorità e il benessere. Anche quando tutto era così insostenibile da sembrare impossibile.
Tu sei il sollievo nonostante tutto e tutti, tu mi fai credere che si possa essere speciali facendo semplicemente quello che è normale, esistendo e basta, mettendoci anche solo un po' di cuore.
Oggi non so a chi raccontare che nel corso dell'ultima lezione con maestri e professori c'era un bel clima allegro, che quasi profumava di vacanze.
Non so a chi dire che a fine delle due ore di gessi alla lavagna sono stata travolta da un applauso di ringraziamento e che non me l'aspettavo proprio. E forse nemmeno lo meritavo.
Non so a chi dire che ho dovuto aspettare che passassero tre treni, perché sono passata a spiare la nostra casetta immaginaria, come avrei fatto con un amore segreto e che per punizione per la mia impazienza il passaggio a livello non si apriva più.
Non so a chi dire che le ciliegie che ho comprato sono proprio buone, che mi sono portata avanti per domani e che ho avuto una buona idea pensando alla chiave di scorta della macchina.
Non so con chi dividere i cantucci, ma anche gli yogurt e persino i ghiaccioli.
Non ho un peluscetto da abbracciare, non ho una pelliccetta in cui affondare il naso e le dita, non ho nessuno che mi scansi dal letto o dal divano a zampate, nessuno che mi russi accanto, nessuno che mi imponga una passeggiata tra i moscerini, le zanzare e i maggiolini.
Come sei bello orsetto mio, come sei simpatico, pesciolino di lago con le orecchie grandi grandi. E quanto sei prezioso con quei dentini bellibrutti e quel cuore indomito che non conosce esitazione.
Divertiti, mostro delle paludi, canestrello buffo, Bidibonzi puzzone.
Oggi ho scritto io sul tuo diarietto, così è un po' come averti qui. Mi manchi, sai?"
Dal diario di Bloodino, 19 Giugno 2017


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